Misto stabilizzato: cos’è, a cosa serve, i vantaggi

Per realizzare pavimentazioni stradali – e non – che siano drenanti e a basso impatto ambientale è necessario scegliere con accortezza i materiali da utilizzare in cantiere. Anche se per molti può rappresentare una sorta di ovvietà, si tratta invece di un punto di partenza imprescindibile: solo scegliendo materiali sostenibili, infatti, è possibile ottenere una strada – o un viale – ecologica ed ecocompatibile. Per questo, conoscere che cos’è il misto stabilizzato e quando utilizzarlo

Che cos’è il misto stabilizzato e come si produce

Quando parliamo di misto stabilizzato di riferiamo a un materiale da costruzione sostenibile, di origine naturale ottenuto dalla selezione di ghiaie alluvionali calcaree, alle quali può essere eventualmente aggiunto il pietrisco. Il misto si produce attraverso un processo di lavorazione in tre fasi, nel corso del quale il materiale calcareo viene prima lavato, poi frantumato e vagliato: in questo modo è possibile ottenere materiale con granulometria omogenea da poter impiegare nelle opere più disparate.

A seconda del grado di purezza, poi, è possibile distinguere tra misto di prima o seconda scelta. Se realizzato solo con materiale di origine naturale allora ci troviamo di fronte a del misto stabilizzato puro al 100%; se, invece, viene “mischiato” con materiali inerti provenienti da demolizioni edili ci troviamo a che fare con del misto “impuro” e di seconda scelta.

Misto stabilizzato: a cosa serve e impieghi

Il misto stabilizzato è il “materiale d’elezione” per realizzare sottofondi drenanti per opere stradali di vario genere, dalle grandi arterie stradali alle viuzze di campagna, passando per viali pedonali, piste ciclabili e parcheggi. Le sue caratteristiche fisiche, infatti, lo rendono particolarmente adatto a questo utilizzo: può essere facilmente compattato e, allo stesso tempo, garantire solidità e stabilità agli strati superiori della pavimentazione stradale.

Gli impieghi di questo materiale nella realizzazione di opere stradali possono essere molteplici. Il misto stabilizzato, ad esempio, è fondamentale per la realizzazione del sottofondo drenante del prato armato. Questa particolare pavimentazione consente di realizzare vialetti e posti auto all’interno di giardini privati o all’interno di aree protette e giardini pubblici senza che sia necessario interrompere la continuità del manto erboso. In questo caso, il misto viene utilizzato per realizzare uno strato drenante spesso qualche centimetro, a diretto contatto con il terreno, sul quale posare la struttura a nido d’ape (come quella della linea prodotti Garden Grid di Terra Solida Italia) che conferisce solidità e stabilità all’intera pavimentazione.

Allo stesso modo, il misto stabilizzato di cava è fondamentale per la realizzazione di strade o piazzali in terra stabilizzata. In questo caso, addirittura in due occasioni: il misto viene utilizzato per realizzare sia il sottofondo drenante sia la pavimentazione stessa. Va infatti mescolato con leganti inorganici, come quelli della linea Nature Stabil Road di Terra Solida Italia, per creare un materiale facile da lavorare e, una volta solidificato, caratterizzato da elevate prestazioni di resistenza meccanica e permeabilità.

Ovviamente, il misto stabilizzato può essere utilizzato anche in altre opere stradali, ma le due appena descritte hanno un vantaggio innegabile rispetto a quelle realizzate con materiali alternativi come cemento o bitume. Tanto la griglia salvaprato quanto la terra stabilizzata sono due soluzioni ecocompatibili e sostenibili: hanno un impatto trascurabile sull’ambiente e l’ecosistema nelle quali vengono impiantate, garantiscono il corretto deflusso delle acque meteoriche e possono essere smaltite e riciclate senza grossi problemi.

I vantaggi del misto stabilizzato

Come abbiamo visto in precedenza, il misto stabilizzato trova ormai ampissimo impiego in gran parte delle opere di natura stradale. E capire il perché non è troppo complesso: questo materiale, dal costo tutto sommato contenuto, garantisce vantaggi ai quali è ormai difficile rinunciare. A seconda della granulometria, ad esempio, il misto stabilizzato può essere utilizzato sia negli stradi più profondi della pavimentazione stradale sia in quelli più elevati. Nel primo caso si potrà utilizzare un misto con granulometrie maggiori, mentre via via che ci si avvicina alla superficie è consigliabile utilizzare misto con granulometrie minori. Dopo opportuna compattazione, infatti, questo materiale possiede caratteristiche fisiche che permettono di creare uno strato compatto e omogeneo.

A questo si aggiunge la sua origine naturale, che lo rende perfetto per la realizzazione di pavimentazioni stradali ecologiche. Se impiegato con altri materiali sostenibili, le superfici stradali non devono essere smaltite come rifiuti speciali, ma possono essere riciclate e reimpiegate in altri cantieri come inerti provenienti da demolizioni o scavi.