Come fare una pavimentazione per esterni drenante ed ecologica

Pavimentazione sostenibile

Quando si progetta una pavimentazione per esterni i fattori da tenere in considerazione sono molteplici. Si deve valutare lo scopo per il quale si deve realizzare l’opera; la composizione del terreno su cui ci si troverà a lavorare; il budget a disposizione e le indicazioni operative che arriveranno dal committente. Se, poi, si volesse realizzare una pavimentazione sostenibile e drenante, le variabili in gioco aumenterebbero sostanzialmente.

Ad esempio, i materiali da utilizzare nel corso della realizzazione dell’opera acquistano una grandissima importanza. Solo attraverso un’attenta selezione dei prodotti da impiegare, infatti, sarà possibile realizzare un piazzale, una strada o un parcheggio che possano essere realmente considerati ecologici ed ecocompatibili.

Vediamo allora insieme come si realizza una pavimentazione per esterni sostenibile e che assicuri elevate prestazioni meccaniche e un alto livello di permeabilità.

Ghiaia stabilizzata a elevata permeabilità

Come fare una pavimentazione per esterni sostenibile

La fase di progettazione è, come è semplice immaginare, quella che richiede maggiori attenzioni. Come già accennato, infatti, prima di realizzare disegni e progetti definitivi sarà necessario individuare i materiali più adatti all’opera da realizzare.

Se, ad esempio, si vuole creare un piazzale/parcheggio all’interno di un giardino privato si potrà optare per soluzioni che preservino l’integrità del manto erboso e non richiedano interventi di grande portata; se, invece, si deve realizzare una pista ciclabile o una strada bianca in aperta campagna, le soluzioni da adottare dovranno garantire alta resistenza meccanica anche in caso di flusso veicolare sostenuto.

Terminata la fase progettuale e di scelta dei materiali si passa alla fase pratica: quella del cantiere. Indipendentemente dalla soluzione tecnica che si vuole adottare, sarà necessario realizzare un sottofondo omogeneo e solido, che conferisca stabilità a tutti gli strati superiori. Nel caso di una pavimentazione drenante ed ecologica è consigliabile realizzare il fondo in misto stabilizzato, magari utilizzando aggregati riciclati provenienti da demolizioni edili. Questo materiale, se adeguatamente compattato, non solo consente il passaggio dell’acqua piovana (ed evita così la formazione di ristagni e pozze in superficie), ma è sufficientemente stabile e solido per sostenere elevati carichi d’esercizio.

Misto stabilizzato
Un cumulo di misto stabilizzato

A questo punto si potrà passare alla posa della pavimentazione vera e propria. Come detto, a seconda dell’opera da realizzare si potrà optare per i materiali più disparati. All’interno di questo “calderone”, però, due si segnalano per versatilità, sostenibilità e costi di realizzazione dell’opera tutto sommato contenuti.

Pavimentazione drenante ed ecologica: la terra stabilizzata

Tra le tante opzioni per fare una pavimentazioni per esterni drenante ed ecologica, la terra stabilizzata è una tra le ultime a essere arrivata sul mercato. Si tratta di una miscela di terreno, pietrisco e stabilizzanti ecocompatibili che, una volta posati sul sottofondo terroso, garantiscono un elevato grado di resistenza meccanica e alta permeabilità.

Questa miscela, estremamente versatile e facilmente lavorabile, può essere impiegata nella realizzazione di viali all’interno di aree protette e parchi naturali; strade bianche in campagna; piazzali e parcheggi a servizio di aree commerciali e urbane; percorsi pedonali o piste ciclabili. Il tutto rispettando la natura e l’ambiente circostante.

Prodotti come quelli della linea Nature Stabil Road di Terra Solida Italia, infatti, non solo permettono di realizzare superfici carrabili, dallo spesso ridotto e immediatamente praticabili, ma sono anche ecologici e riciclabili al 100%. Gli stabilizzanti utilizzati per legare la miscela di terreno e pietrisco, infatti, sono ecocompatibili e non rilasciano sostanze tossiche nel terreno sottostante. Questo fa sì che non vengano considerati come rifiuti speciali e, alla fine del ciclo vitale della strada, potranno essere riciclati in discarica come rifiuti comuni (o essere riutilizzati in altre opere stradali o edili).

La griglia salvaprato per piazzali e strade private: la soluzione ecologica e sostenibile

Pur trattandosi di una soluzione più “tradizionale” rispetto alla terra stabilizzata, la griglia salvaprato (o prato armato che dir si voglia) garantisce ugualmente sostenibilità dell’opera, permeabilità e costi contenuti. A differenza della prima, però, questa tipologia di intervento è più adatta per interventi di dimensioni minori. Ad esempio, la griglia è perfetta per realizzare un parcheggio in giardino o per un viale d’accesso in una casa di campagna.

Griglia salvaprato per parcheggi esterni

La griglia salvaprato è una struttura a nido d’ape che va poggiata sul sottofondo permeabile e riempita di terreno adatto alla crescita dell’erba. Qualche settimana dopo la semina, il manto erboso tornerà a crescere senza impedimenti, mentre auto e altri mezzi a motore potranno transitare (o sostare) sulla superficie senza timore di sprofondare o impantanarsi. Il terreno consentirà il deflusso delle acque meteoriche, mentre la griglia – in materiale plastico o cemento – conferirà solidità al viale o piazzale.

Soluzioni come Garden Grid di Terra Solida Italia, poi, consentono di realizzare prati armati sostenibili ed ecocompatibili. La struttura a nido d’ape, infatti, è realizzata con materiali provenienti da fonti rinnovabili ed è sua volta riciclabile. Inoltre, l’acqua piovana di infiltrarsi nel terreno rispettando il requisito di “invarianza idraulica” nelle nuove opere di urbanizzazione.

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