Prato armato: cos’è e quali sono i suoi vantaggi

Griglia salvaprato per parcheggi esterni

Tra le varie soluzioni per rendere un prato carrabile, quella del prato carrabile è per molti versi la più immediata ed economica. Consente infatti di creare una superficie omogenea e regolare, che consente il traffico di veicoli di varia tipologia (dalle bici alle auto, passando per mezzi da lavoro o trasporto) e, allo stesso tempo, di non dover rinunciare al verde del manto erboso.

l’impatto estetico e ambientale delle opere di urbanizzazione – come viali d’accesso ad aree protette, parcheggi o piste ciclabili – ha un peso specifico superiore rispetto ad altri contesti urbani. Esattamente, però, cos’è un prato armato e dove può essere utilizzato? Soprattutto, quali sono i vantaggi che questa soluzione garantisce rispetto alle alternative? Scopriamolo insieme.

Che cos’è un prato armato

Quando parliamo di prato armato (detto anche prato carrabile) ci riferiamo a una soluzione che consente di realizzare una superficie carrabile drenante all’interno di un prato – sia esso all’interno di un giardino privato o in un’area aperta al pubblico – senza che sia necessario interrompere la continuità del manto erboso. Come dice anche il nome, il prato armato permette di rafforzare il terreno e rendere la superficie perfettamente transitabile.

Il prato armato, rispetto ad altre soluzioni per superfici drenanti per esterni, richiede interventi meno invasivi, sia da un punto di vista ambientale sia da un punto di vista ambientale. Ad esempio, a differenza delle strade in terra stabilizzata (altra tipologia di pavimentazione ecologica, che trova ampio utilizzo sia in ambienti suburbani e rurali, sia all’interno di parchi pubblici e aree protette), il prato carrabile permette di dare continuità alle aree verdi.

In questo modo l’erba potrà continuare a crescere senza problemi e, allo stesso tempo, le auto e gli altri veicoli potranno transitare senza che ci sia il pericolo di restare impantanati in qualche buca profonda o in qualche deformazione del terreno.

Usi del prato armato

I possibili utilizzi del prato carrabile (o armato che dir si voglia) sono i più vari. Di fatto, questa particolare tecnica può essere utilizzata per realizzare superfici carrabili drenanti ovunque si voglia e per qualunque scopo. Le griglie salvaprato, ad esempio, trovano grande impiego nella realizzazione di aree parcheggio all’interno di parchi pubblici o giardini privati: la possibilità di far crescere l’erba all’interno delle griglie a nido d’ape, infatti, consente di ottenere un eccellente effetto estetico anche all’interno di aree rurali e verdeggianti.

Non solo: l’elevata resistenza al transito permette di utilizzare questa soluzione anche per creare viali e strade carrabili all’interno di zone protette, parchi naturalistici e aree archeologiche. Allo stesso modo, la griglia salvaprato è una soluzione ecologica ed economica per realizzare (in tempi relativamente brevi) piste ciclabili resistenti nel tempo.

Come si fa un prato armato

Le chiavi per realizzare un prato armato a regola d’arte sono due: un sottofondo omogeneo e drenante, che permetta al manto erboso di crescere rigoglioso e all’acqua piovana di defluire correttamente; e una struttura a nido d’ape (detta griglia salvaprato) che conferisce solidità e robustezza alla superficie carrabile. Realizzata in materiali plastici o in cemento, la griglia viene riempita di terreno, all’interno del quale seminare l’erba e farla crescere rigogliosa.

Per fare un prato carrabile è necessario, prima di tutto, realizzare uno scavo di circa 15-20 centimetri di profondità: qui verranno inseriti tutti gli elementi necessari a garantire il corretto drenaggio e l’adeguata stabilità all’intera struttura. Sarà così necessario posare uno strato di ghiaia e sabbia spesso poco più di cinque centimetri per creare un sottofondo stabile e dall’elevato grado di permeabilità: in questo modo l’acqua piovana e di irrigazione non diventerà stagnante e il manto erboso crescerà senza problemi.

Al di sopra di questo primo strato si dovrà poi creare un piccolo strato di terreno permeabile e adatto a “ospitare” le radici dell’erba: si tratta della base su cui dovranno poi poggiare le griglie per il prato e dovrà essere quanto più compatta e stabile possibile. Terminata l’opera di livellamento, sarà finalmente possibile montare la struttura a nido d’ape: le griglie in plastica sono solitamente dotati di sistemi di aggancio che facilitano la posa di tutti gli elementi. I prodotti della linea Garden Grid di Terra Solida Italia, ad esempio, utilizzano un esclusivo sistema di incastri “a clic”, che permettono uniscono saldamente gli elementi tra loro e, allo stesso tempo, permettono una veloce rimozione.

Una volta che la griglia è sistemata si può procedere con il riempimento in terra e la successiva semina dell’erba. A questo punto non resta che irrigare regolarmente e attendere che il proprio prato torni a crescere più rigoglioso che mai.

Vantaggi del prato armato

Rispetto ad altre soluzioni per realizzare una superficie carrabile drenante o creare un parcheggio esterno in giardino, il prato carrabile garantisce diversi vantaggi, sia di natura pratica sia di natura tecnica.

Come detto in più occasioni, l’utilizzo di griglie salvaprato come quelle della linea Garden Grid di Terra Solida Italia permettono di realizzare interventi meno invasivi: lo scavo riguarderà un’area limitata e, una volta che l’erba sarà cresciuta, la zona carrabile sarà indistinguibile dal resto del manto erboso. Da un punto di vista ambientale ed estetico, dunque, il prato armato si lascia decisamente preferire rispetto alle alternative più “impattanti”.

Allo stesso modo, questo intervento consente di ottenere risparmi sia in fase di posa sia in fase di manutenzione. Si tratta, infatti, a tutti gli effetti di un prato: per mantenerlo in perfetta forma sarà sufficiente innaffiarlo regolarmente e tagliare l’erba una volta che sarà diventata troppo lunga. L’utilizzo di materiali ecocompatibili, inoltre, permetterà di realizzare superfici carrabili ecologiche e rispettose dell’ambiente. In estate, ad esempio, non si creeranno gli effetti termici che possono essere causati dal surriscaldamento di superfici “chiuse” come calcestruzzo o l’asfalto, a tutto vantaggio dell’ambiente e del benessere delle persone.

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