Transizione ecologica: cos’è e come cambiano i nostri paesaggi
Tutti ne parlano ma (quasi) nessuno sa esattamente che cosa sia: è la transizione ecologica, che fa parte degli obiettivi di sviluppo sostenibile identificati dalle Nazioni Unite.
La transizione ecologica è un processo di cambiamento verso una società e un’economia più sostenibili, basati sull’efficienza energetica, energia pulita e tutela dell’ambiente. L’obiettivo è quello di ridurre l’impatto umano sull’ecosistema e di limitare il cambiamento climatico, la deforestazione, l’inquinamento e la perdita di biodiversità. Ma non solo: la transizione ecologica ruota intorno alla sostenibilità economica e sociale e infatti va di pari passo con lo sviluppo dell’economia digitale e con la lotta alle disuguaglianze.
La transizione ecologica implica una trasformazione a livello globale e richiede un cambiamento radicale nei comportamenti individuali e collettivi e tocca nel profondo economia, politica e imprese. Per metterla in pratica, è necessario il coinvolgimento di aziende, governi, organizzazioni della società civile e cittadini, in modo da promuovere una cultura dell’ecologia e della sostenibilità a lungo termine.
Le aree di applicazione della transizione ecologica
Cerchiamo di capire nel dettaglio in cosa consiste la transizione ecologica e quali sono le sue aree di intervento nel concreto. Quando si parla di transizione ecologica vengono generalmente considerati quattro ambiti principali:
- Energia e clima: in questo caso si parla di transizione verso fonti di energia rinnovabile a basso impatto ambientale e riduzione delle emissioni di gas serra. Per quanto riguarda il settore edilizio, la transizione ecologica mira a promuovere l’adozione di edifici a basso consumo energetico e ad alta efficienza, attraverso l’uso di tecnologie innovative e materiali a basso impatto ambientale.
- Economia circolare e rifiuti: in ambito economico, la transizione ecologica si concentra sulla riduzione dei rifiuti, la promozione del riciclo e della riutilizzazione dei materiali, e la creazione di un’economia circolare che riduca lo spreco delle risorse naturali.
- Biodiversità e agricoltura sostenibile: prevede la protezione della biodiversità e la promozione di pratiche agricole sostenibili, come l’agricoltura biologica.
- Mobilità: la transizione ecologica cerca di promuovere l’uso di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale come le auto elettriche, le biciclette e i mezzi pubblici. Incentiva inoltre la mobilità lenta nella città attraverso la presenza di percorsi pedonali e piste ciclabili.
Transizione ecologica: il ruolo di cittadini e istituzioni
Per promuovere la transizione ecologica, le istituzioni e i cittadini hanno un ruolo cruciale, anche se ovviamente di natura molto diversa.
Da un lato, le istituzioni hanno il compito di definire gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra attraverso la promozione di fonti di energia rinnovabile e la messa a punto di incentivi, ad esempio per migliorare l’efficienza energetica degli edifici. Devono poi impegnarsi ad approvare norme e regolamenti che promuovano l’adozione di tecnologie a basso impatto ambientale, sostenere la ricerca e lo sviluppo di tecnologie innovative e promuovere politiche di gestione dei rifiuti efficienti e anche economicamente sostenibili.
E i cittadini? La transizione ecologica implica una serie di cambiamenti concreti nella vita quotidiana dei consumatori, che riguardano principalmente la riduzione dell’impatto ambientale delle proprie scelte. Ad esempio, i cittadini possono adottare comportamenti più sostenibili, come utilizzare mezzi di trasporto pubblici o biciclette invece dell’auto, ridurre gli sprechi di energia e acqua a casa, evitare l’uso di prodotti monouso, privilegiare l’acquisto di prodotti locali, biologici e a basso impatto ambientale, e promuovere lo sviluppo di comunità ecosostenibili.
Scegliere fonti di energia pulita per la propria casa, utilizzare la bicicletta e fare una spesa a chilometro zero, possono sembrare piccole azioni poco efficaci, ma se attuate da tutti, possono fare la differenza per il pianeta.
Come la transizione ecologica cambia i nostri paesaggi
La transizione ecologica porta anche a dei cambiamenti significativi nel paesaggio. In ambito energetico, ad esempio, la transizione verso fonti di energia rinnovabile come l’energia solare, eolica, idroelettrica e geotermica, comporta l’installazione di nuovi impianti, come i pannelli solari o le turbine eoliche, che possono modificare l’aspetto del paesaggio, ma che allo stesso tempo consentono di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e di ridurre le emissioni di gas serra.
Anche nell’ambito della mobilità e dei trasporti, la transizione ecologica comporta un cambiamento del paesaggio urbano, con l’aumento di piste ciclabili, l’ampliamento del trasporto pubblico elettrico e la riduzione del traffico veicolare privato. Queste politiche permettono una riduzione della congestione del traffico e un aumento del verde urbano e di conseguenza, aria più pulita e ambiente più salutare per tutti.
La grande sfida della transizione ecologica è conciliare la tutela dell’ambiente con lo sviluppo sostenibile, cercando di trovare un equilibrio tra le esigenze economiche della società e le necessità del nostro pianeta, che mai come adesso richiede azioni concrete, coraggiose ed efficaci.