Vincolo paesaggistico, come superarlo impiegando superfici drenanti
Il territorio italiano presenta molte aree sottoposte a vincolo, persino nelle zone periferiche delle città.
Ma che cos’è il vincolo paesaggistico?
Il vincolo paesaggistico è uno strumento della legislazione italiana che impatta sensibilmente sulla progettazione di lavori edili e pavimentazioni. Il riferimento normativo è il Dlgs 42 2004, che regolamenta la tutela degli immobili e delle aree di grande pregio paesaggistico.
L’obiettivo del legislatore è quello di limitare la realizzazione di opere invasive e non armoniche con l’ambiente presente nelle zone in cui vengono pianificati gli interventi.
Per quando riguarda la costruzione di pavimentazioni stradali e percorsi pedonali è necessario, dunque, una verifica a monte dell’esistenza di tale vincolo, prima di poter procedere. La questione è piuttosto comune per i tecnici che si occupano di edilizia e infrastrutture, i quali spesso incorrono in lungaggini burocratiche.
Nel tempo ciò ha portato da un lato all’approvazione di procedure di semplificazione come il Decreto Sblocca Italia, dall’altra alla progettazione e maggior impiego di materiali compatibili per i vari vincoli.
Come superare il vincolo paesaggistico in base al Dlgs 42 2004 e successive modifiche?
Se il tuo cliente deve pavimentare la strada sterrata di accesso alla sua abitazione o alla sua attività, e la zona ricade all’interno del vincolo paesaggistico, è necessario adoperarsi per richiedere l’autorizzazione al vincolo paesaggistico ed adottare i materiali adatti per realizzare l’opera.
L’impiego di superfici drenanti è un esempio ideale di come superare il vincolo paesaggistico adottando conglomerati a norma che possono rendere la pratica idonea all’approvazione.
Lo stesso criterio può essere adottato per interventi in aree pubbliche vincolate, che possono essere approvati e realizzati grazie all’adozione di superfici drenanti di alta qualità e nel rispetto della norma.
Superfici drenanti, quali sono gli aggregati idonei
Si possono realizzare conglomerati per superfici drenanti a prova di vincolo paesaggistico con differenti prestazioni di permeabilità e resistenza meccanica. Questa dinamicità è permessa a patto di rispettare alcune caratteristiche granulometriche dell’aggregato impiegato. Tuttavia, ciò non implica la necessità di ricorrere a aggregati di più tipi, in quanto con due differenti granulometrie appartenenti allo stesso tipo di roccia madre, si possono confezionare conglomerati drenanti con caratteristiche di permeabilità e resistenza di vario tipo.
Fatto salvo questo concetto, non ci sono preclusioni di sorta sull’utilizzo di inerti di varia natura litologica, da quella sedimentaria a quella metamorfica a quella vulcanica. Gli aggregati impiegati per la creazione di conglomerati per superfici drenanti, possono quindi provenire dalla frantumazione di una vasta gamma di tipi di rocce.
Di conseguenza, i materiali sono facilmente reperibili in tutte le aree del territorio italiano, con evidente vantaggio per gli eventuali costi di approvvigionamento. Ciò permette di superare la presenza di eventuale vincolo paesaggistico abbattendo i costi e sfruttando gli inerti presenti in loco.
Superfici drenanti per vincolo paesaggistico, come sono fatte?
Per quanto riguarda la composizione, le superfici drenanti impiegate in zone a vincolo paesaggistico si basano su un composito. Quest’ultimo è formato principalmente da:
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Un aggregato grossolano. Può trattarsi di ghiaietto o di un pietrisco di diametro massimo compreso fra 8 mm e 16 mm (generalmente max 12 mm) che ne costituisce la base
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Un eventuale secondo aggregato più fine dosato in percentuale molto minore (sabbie con dimensione massima pari a 2mm o 4 mm)
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Un legante idraulico
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Una quantità d’acqua minore rispetto ai conglomerati cementizi tradizionali
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Uno o più additivi specifici
Ciò va a formare il cosiddetto conglomerato drenante, o calcestruzzo drenante.
Questo conglomerato si caratterizza per un elevato volume di vuoti comunicanti fra di loro che creano una struttura porosa facilmente attraversabile da acqua e fluidi. La sua permeabilità è misurata in litri su metro quadro per minuto (l/mq/ min).
Fermo restando la capacità di essere permeabili, le superfici drenanti devono rispettare anche altri standard a livello di performance. Il materiale che le compone infatti, per essere idoneo alla realizzazione di piste, accessi ad abitazioni private, camminamenti, piazzali e parcheggi deve possedere anche determinate caratteristiche meccaniche.
È più che intuitivo, infatti, che più un materiale è permeabile minore è la sua prestazione meccanica.
La progettazione di un drenante quindi si basa sulla ricerca del giusto compromesso fra queste due caratteristiche. L’aggregato che si intende utilizzare gioca un ruolo molto importante, in quanto le sue specificità influenzano la qualità di entrambe le prestazioni richieste (permeabilità, resistenza meccanica).
Consegnando il tuo aggregato al laboratorio di Terra Solida (Fiume Veneto), hai la possibilità di analizzare il conglomerato proposto per la realizzazione di una superficie drenante.
Il laboratorio si occupa di campionare gli aggregati al fine di riconoscere la loro natura litologica, analizzando inoltre le loro caratteristiche granulometriche, geometriche e morfologiche.
Da questo studio segue l’eventuale progettazione teorica di un conglomerato drenante da realizzarsi con l’aggregato proposto e la sua successiva e necessaria verifica sperimentale per una corretta caratterizzazione (qualifica della miscela).
Vincolo paesaggistico, i prodotti Terra Solida per superarlo
Per venire incontro alle esigenze dei tecnici alle prese con opere in zone sottoposte a vincolo paesaggistico, Terra Solida ha ideato una linea di prodotti specifica.
La linea City di Terra Solida è pensata per produrre conglomerati per pavimentazioni con superfici drenanti in: siti archeologici, aree protette soggette a vincolo storico, e tutte le aree sottoposte a vincolo paesaggistico e ambientale (zone SIC, ZPS, ZSC).
I prodotti della linea City Open Paving consentono la realizzazioni di pavimentazioni con superfici drenanti inseribili in qualsiasi contesto paesaggistico.
Inoltre, il materiale realizzato con questi prodotti specifici può avere largo impiego nelle aree ove è vietata l’alterazione dell’equilibrio idrogeologico.
Se invece necessiti di un servizio personalizzato, puoi affidarti al nostro laboratorio, che si occupa di tutte le necessità riguardanti la creazione di pavimentazioni con superfici drenanti idonee a superare il vincolo paesaggistico.
Questo servizio è pensato per accompagnare i tecnici per mano durante la realizzazione dell’opera. Il personale del laboratorio è di massima competenza e saprà guidarti dalla scelta degli inerti più adatti al tuo progetto sino alla realizzazione della pavimentazione. Terra Solida offre consulenza e assistenza a progettisti, imprese e preconfezionatori occupandosi inoltre di ricerca, sviluppo e controllo della produzione dei materiali. L’obiettivo è aiutare la committenza e rendere realizzabile ogni tipo di progetto, sfruttando le migliori tecnologie.
Grazie al laboratorio di Terra Solida puoi progettare e costruire con gli aggreganti presenti in situ il conglomerato drenante ideale per il tuo progetto di pavimentazione in zona sottoposta a vincolo paesaggistico.
Se vuoi saperne di più, contattaci per chiedere più dettagli e informazioni. Puoi inoltre richiedere direttamente un preventivo, saremo lieti di prenderci cura delle tue esigenze.