Per realizzare una strada drenante a regola d’arte i fattori da tenere in considerazione sono molteplici. Fattori che crescono in maniera considerevole se si vuole realizzare una strada che sia anche ecologica, oltre che permeabile.
In casi come questi si dovrà, prima di tutto, definire con esattezza cosa si intende per pavimentazioni drenanti ed ecologiche, quali sono i materiali più a realizzarle e come fare una stradadi questo tipo. Scopriamolo insieme.
Pavimentazioni ecologiche e drenanti: cosa sono
Quando parliamo di strade drenanti ed ecologiche ci riferiamo a delle pavimentazioni, realizzate in parchi pubblici, in campagna ma anche nel giardino di casa, che garantiscono un alto livello di permeabilità e il rispetto di precisi standard ambientali. In particolare, i materiali utilizzati in fase di posa in opera non devono rilasciare nel terreno sostanze che possano inquinare l’ambiente e compromettere le falde acquifere sottostanti.
Allo stesso tempo, una pavimentazione ecologica deve essere realizzata con materiali che, a fine ciclo vitale, dovrebbero poter essere riciclati e riutilizzati, anziché essere smaltiti come rifiuti speciali in discarica. Devono così rispettare stringenti direttive europee e leggi italiane esistenti sugli aggregati riciclati provenienti da demolizioni, in modo da poter essere impiegati in cantiere in assoluta sicurezza. Insomma, una pavimentazione a prova di economia circolare.
Gli sviluppi fatti registrare nel corso degli ultimi anni nel campo dei materiali da costruzione ha consentito di realizzare nuove tecniche e nuove miscele che rispondono perfettamente a queste necessità. Parallelamente, anche tecniche costruttive già impiegate sono andate incontro a un processo evolutivo che ha portato a sostituire vecchi materiali dall’elevato impatto ambientale con altri decisamente più ecosostenibili.
Pavimentazioni drenanti ed ecologiche in terra stabilizzata: vantaggi
La terra stabilizzata è una soluzione “hi-tech” per realizzare una strada drenante nel pieno rispetto dell’ambiente circostante. Caratteristiche che rendono questo materiale ideale per i lavori di manutenzione di strade bianche e di campagna o per la realizzazione di viali all’interno di zone sottoposte a vincolo paesaggistico.
Per realizzare una pavimentazione in terra stabilizzata è infatti possibile utilizzare materiali di cava e inerti provenienti da demolizioni per realizzare il sottofondo terroso, mentre il conglomerato può essere fatto miscelando lo stabilizzante e agglomerato terroso già presente in sito. Questo consente di abbattere tanto l’utilizzo di materie prime “vergini” quanto l’emissione di CO2 derivante dal trasporto delle materie stesse.
L’utilizzo di stabilizzanti e leganti ecocompatibili (come quelli della linea Nature Stabil Road di Terra Solida Italia) fa sì che non ci siano problemi di alcun genere per l’ambiente. A fine ciclo vita, poi, la pavimentazione potrà essere riciclata e riutilizzata e non dovrà essere smaltita come rifiuto speciale i discarica.
La posa in opera della terra stabilizzata è un altro dei grandi vantaggi che questo materiale garantisce rispetto a soluzioni alternative. Realizzare una strada in terra stabilizzata richiede tempi decisamente ridotti: tra l’apertura e la chiusura del cantiere possono infatti passare solamente una manciata di giorni e la pavimentazione risulta essere immediatamente carrabile.
Ciò vuol dire che i lavori di manutenzione di una strada bianca o quelli di realizzazione di una pista ciclabile o un viale pedonale in un parco saranno ridotti al minimo indispensabile.
Pavimentazione drenante in casa: perché scegliere la griglia salvaprato
Se, invece, si vuole rendere carrabile un terreno privato, la soluzione più efficace ed esteticamente gradevole è senza ombra di dubbio la griglia salvaprato. Il cosiddetto prato armato consente infatti di realizzare una superficie carrabile in poco tempo e con costi di posa in opera contenuti. Soprattutto, permette di mantenere integro il manto erboso, senza che sia necessario rimuovere porzioni di prato.
Una superficie drenante realizzata con l’impiego di griglie salvaprato garantisce un elevato livello di permeabilità ed è in grado di supportare il transito di veicoli e mezzo di ogni dimensione. Ideale, dunque, per realizzare un viale d’accesso al giardino di casa o per trasformare un prato in un parcheggio senza che ci si debba preoccupare della formazione di pozze, ristagni d’acqua e fango.
Soluzioni come Garden Grid di Terra Solida Italia strizzano poi l’occhio all’ambiente e all’ecosostenibilità grazie all’impiego di materiali riciclabili e riciclati. La maglia a nido d’ape necessaria per conferire forza e stabilità al terreno è infatti realizzata con materiali plastici provenienti da fonti rinnovabili. Questo, unito all’utilizzo di aggregati riciclati e stabilizzato di cava per la creazione del sottofondo drenante, consente di realizzare una pavimentazione drenante nel pieno rispetto dell’ambiente.
Come già accennato, poi, il prato armato non richiede la rimozione di porzioni di manto erboso come accade invece con soluzioni alternative. Dopo aver effettuato lo scavo per il sottofondo drenante e aver piazzato la griglia a nido d’ape sarà possibile procedere con la piantumazione di un nuovo manto erboso. Nel giro di 2 o 3 settimane, il vialetto o il parcheggio appena creato sarà perfettamente “mimetizzato” con il prato circostante, per un effetto visivo ed estetico impagabile.
Pingback: Stabilizzante per strade sterrate: cos'è e come funziona