Parchi biosalutari, cosa sono e come funzionano
Una nuova idea di parco per la terza età ma non solo: i parchi biosalutari uniscono i benefici dell’attività all’aperto agli stimoli sociali e cognitivi.
Nel mondo frenetico di oggi, dove la tecnologia sembra aver preso il sopravvento, è facile per le persone anziane sentirsi completamente sole. Il benessere e la felicità delle persone non possono essere misurati solo in termini fisici, ma anche e soprattutto attraverso la salute mentale e l’interazione sociale. Ed è qui che entrano in gioco i “parchi biosalutari“, una nuova e innovativa idea di spazi all’aperto progettati per promuovere non solo l’esercizio fisico, ma anche lo sviluppo cognitivo e la socialità, soprattutto tra la popolazione anziana.
In questi parchii visitatori possono passeggiare e fare esercizio fisico, ma anche impegnarsi in attività che stimolano la mente. Giochi appositamente concepiti per allenare la memoria, la concentrazione e le abilità cognitive sono disseminati lungo i percorsi, offrendo un’esperienza di benessere a 360 gradi. Ciò non solo contribuisce a mantenere attiva la mente, ma può anche aiutare a ritardare il declino cognitivo associato all’invecchiamento.
Ma non è solobil cervello a trarre vantaggio da questi parchi. Gli spazi aperti offrono l’opportunità perfetta per socializzare. Uscire di casa e passeggiare lungo questi percorsi migliora la salute fisica e apre le porte alle connessioni umane. Si possono incontrare persone di tutte le età, condividere storie, esperienze e stringere legami che possono avere un impatto significativo sul benessere emotivo delle persone anziane e non.
A fare da apripista per questa nuova tendenza è stata la città di Bilbao, in Spagna. Qui, il Dipartimento di Salute e Affari dei Consumatori del Consiglio Comunale della città ha lanciato un programma per promuovere l’attività fisica attraverso parchi appositamente progettati che ospitano attrezzi per la ginnastica all’aperto e giochi per la stimolazione cognitiva. L’iniziativa mira a incoraggiare uno stile di vita attivo, diminuire la solitudine delle persone anziane e a sfruttare al massimo le risorse all’aperto.
E in Italia? A Vibo Valentia, FederAnziani aveva lanciato un appello durante la pandemia di COVID-19 per un giardino terapeutico in città, con l’obiettivo di combattere l’isolamento sociale.
Le caratteristiche dei parchi biosalutari
Gli ingredienti segreti dietro il successo dei parchi biosalutari risiedono nei dettagli. La cura e l’attenzione dedicate alla loro progettazione e realizzazione sono infatti ciò che li distingue dagli spazi all’aperto convenzionali. Uno degli aspetti più essenziali è l’uso di materiali di altissima qualità, che garantiscano durabilità ma anche la sicurezza degli utenti.
La pavimentazione di questi parchi merita un’attenzione particolare. Le superfici devono essere progettate per essere drenanti, robuste e antiscivolo, riducendo il rischio di incidenti e garantendo un ambiente sicuro per gli anziani. La pavimentazione deve insomma essere studiata per adattarsi a diverse attività, dalla semplice passeggiata al gioco attivo, senza compromettere il comfort.
Anche gli attrezzi devono essere progettati tenendo conto delle esigenze specifiche delle persone anziane, incoraggiando il movimento senza costringerli a sforzi eccessivi. È proprio l’approccio rispettoso della fisicità degli utenti uno degli ingredienti del successo dei parchi biosalutari.
Questi parchi sono molto più di semplici spazi all’aperto: rappresentano un investimento nell’invecchiamento attivo e nella salute complessiva delle persone anziane, dimostrando che la cura dei dettagli può fare la differenza nel migliorare la qualità della vita in modo tangibile. In un mondo in cui il nostro domani è plasmato dalle esperienze del passato, la tutela e il sostegno della popolazione anziana non sono solo un atto di gratitudine. Sono un investimento per un futuro che porta con sé saggezza, condivisione e benessere collettivo.